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Testimonianza e misericordia
di Carmelo Dotolo

Un nesso inscindibile: testimonianza e missione

Parlare di testimonianza e misericordia significa entrare nel cuore stesso della vicenda dell’evangelizzazione e della sua originale intenzionalità. Sin dalle origini dell’avventura cristiana, la sequela di Gesù Cristo ha impresso alla storia del cristianesimo un’attenzione determinante alla comunicazione e condivisione di una notizia unica nel suo genere, ritenuta capace di trasformare la condizione umana. In tal senso, leggere la storia della missione è interpretare il dinamismo della testimonianza come atto di libertà di uomini e donne che hanno vissuto l’esperienza di un messaggio affidabile, coinvolgente, generatore di vita piena. A ben guardare, l’ideale che la storia delle comunità credenti ci ha consegnato è quello di una testimonianza radicale, lontana da un’indifferenza o distacco rispetto sia al contenuto sia al destinatario. Risulta, di conseguenza, pretestuoso un esercizio testimoniale che rimanga sulla soglia di una semplice comunicazione di contenuti o sulla genericità di segni che non incidano sulla realtà. Su questa linea, il nesso con la misericordia ne sviluppa tutta la portata antropologica ed etica, perché appartiene all’amore la forza di promuovere il bene, la giustizia, la pace quali elementi indispensabili ad una vita realizzata. Il binomio testimonianza-misericordia qualifica, pertanto, l’orizzonte della missione della Chiesa, in quanto tematizza costantemente, sia il valore della novità sorprendente dell’evento Gesù, sia il riferimento alla concretezza del quotidiano nella sua ricerca di qualità per tutti. L’importanza di tale tema non solo è fuori discussione, ma costituisce un criterio qualificante i processi di evangelizzazione che oggi stanno vivendo l’esigenza di una adeguata trasformazione. L’attenzione ai segni dei tempi come metodologia e la lettura dialogica e critica del contesto, apre all’opportunità di verificare la validità o meno di alcuni modelli di teoria e prassi della missione, là dove questi hanno posto l’accento su pratiche tradizionali consolidatesi in un ambito di civiltà cristiana. Il ripensamento è in atto, proprio perché la missione percepisce la complessità della realtà sociale e culturale come partner di un cammino affascinante e faticoso a un tempo, soprattutto se la testimonianza dona qualcosa da interpretare e non un prodotto finito.

 

(tutto il testo è disponibile in formato pdf)